Calciatori & ristoranti, due parole che negli ultimi anni si sono legate a filo doppio nella città di Milano.
Una volta, quando si pensava al calciatore al di fuori del rettangolo verde lo si immaginava girovagare tra le famose località vip spendendo il proprio ingaggio in party, auto e feste, sempre accompagnato da veline, letterine etc etc
Perfetto, questo stereotipo è oramai superato.
Negli ultimi anni la figura del calciatore si è fusa con quella dell’imprenditore che investe in varie attività tra cui la ristorazione.
Oggi il nuovo mood è “calciatori e ristoranti”
I calciatori hanno iniziato ad investire nel mondo della ristorazione, perché, come si suol dire “ la gente deve pur mangiare”.
Da soli o in società con chef stellati, con compagni di squadra o con nastri nascenti della ristorazione, molti calciatori hanno aperto ristoranti, bar e negozi legati al food.
Milano, forse per la sua connotazione di città più fashion d’Italia, della città italiana che non dorme mai, ha attirato più di tutte questi investimenti.
Innovativi, ultra moderni, dal design curato, i ristoranti degli sportivi spaziano tra diversi tipi di cucine : giapponese, vegana, mediterranea.
Ma chi ha tirato il primo calcio del binomio “calciatori e ristoranti”?
Tra i primi ad avere investito nella ristorazione oltre 20 anni fa troviamo Fabio Cannavaro.
Nel 1999 l’ex capitano della “Nazionale del 2006” decise di aprire a Parma, città dove in quel momento militava, il secondo punto di “Rosso Pomodoro”, nota pizzeria partenopea.
Fu un successo.
In pochi anni i punti vendita diventarono oltre 70 sparsi tra Italia, Europa e persino a Buenos Aires.
Oggi la società è di proprietà del gruppo OP Capital e conta oltre 120 punti vendita.
A Milano chi “segna” nella ristorazione ?
La domanda corretta sarebbe chi non segna o per lo meno non prova a segnare.
Se vi piace la carne argentina o meglio se vi piace la carne non potete non provare uno dei 3 ristoranti di Capitan Zanetti.
Il Botinero in zona Brera, El Gaucho in Via Carlo d’Adda sui Navigli ed infine l’ultimo nato El Patio del Gaucho presso l’Hotel Sherathon in via Caldera.
Rimanendo ancora in casa Inter troviamo Danilo D’Ambrosio che ha riportato a Milano lo chef stellato Felix Lo Basso.
Nel 2020 hanno aperto in corso Sempione il Caveau di Tradizioni un ristorante improntato sulla cucina italiana, con un occhio di riguardo per quella del Sud.
Ultimo arrivato ad investire a Milano tra gli ex calciatori dell’Inter è Cordoba, che nel settembre 2021 in via Panfilo Castaldi, zona P.ta Venezia, ha aperto il Mitù il primo fine dining di cucina colombiana.
Un luogo che vi farà fare un viaggio gastronomico nei sapori della cucina colombiana, grazie allo chef Alvaro Clavijo del ristorante El Chato di Bogotà a cui è stata affidata la consulenza.
E in casa Milan qualcuno ha segnato ?
Tranquilli, anche qui i calciatori hanno preso la “palla al balzo”.
«L’incontro fra le persone è dove tutto ha inizio».
Questa frase si trova all’interno di Finger’s ristorante nato nel 2004 dall’amicizia tra Clarence Seedorf (che a dire il vero ha giocato anche nell’Inter) e lo chef nippo-brasiliano Roberto Okabe.
Investimento azzeccato per l’ex calciatore, che 18 anni fa anticipò il successo che avrebbe avuto la cucina nipponica nella città meneghina.
E’ stato uno dei primi ristoranti nipponici che ho provato e vi assicuro la cucina di Okabe merita.
A Milano Finger’s conta oggi due ristoranti, Finger’s e Finger’s Garden a cui si sono aggiunti quello di Portocervo e l’ultimo nato a Roma.
Altro calciatore-ristoratore è Ambrosini.
L’ex centrocampistica del Milan, ha aperto in via Solferino L’amour ristorante di cucina mediterranea, nome romantico in linea con lo stile liberty del locali.
Infine abbiamo Kaladze che è diventato socio di Da Giannino uno dei ristoranti in cui l’ex ad Galliani ha gettato le basi per l’acquisto di numerosi calciatori.
Chi altro?
Tra coloro che hanno militato in più squadre del nostro campionato abbiamo Pietro Paolo Virdis e Andrea Petragna.
In via Piero della Francesca c’è la piccola, ma fornitissima, enoteca con cucina di Virdis.
La cucina della Sig.ra Claudia, la moglie, vi farà sentire a casa e i racconti rossoneri contribuiranno a rendere più memorabile la serata.
E tra i più giovani calciatori abbiamo Andrea Petragna che con Sferaebbasta e Marcelo Burlon ha aperto in via della Moscova Healthy Colour.
Un fast food salutare e attento all’ambiente che ha recentemente aperto il suo secondo locale a Roma.
Hamburger vegetali, insalate, wrap e chips di platano sono tra i piatti presenti nel menù serviti in contenitori completamente ecosostenibili in quanto riciclabili al 100%.
Un locale che si presenta unico anche per gli interni : pareti completamente colorate e curate dallo street artist Metafisico
Ma non sempre il ristorante fa segnare
N10 Experience, il locale di Del Piero in City Life non ha più riaperto dopo il lockdown causato dal l’emergenza sanitaria.
Qualche anno prima la stessa sorte è toccata al Satin aperto da Bettarini con l’ex moglie Simona Ventura o il Cocoà di Costacurta a Forte dei Marmi.
Anche fuori porta segna il trend “calciatori e ristorante”?
Ovviamente sì, citiamo il ristorante Bistrot di “Ringhio” Gattuso a Gallarate (VA), Gattuso e Bianchi.
Qui l’amicizia che scende in campo ancora una volta. L’amicizia che lega il pasticcere Andrea Bianchi e Rino Gattuso e che ha dato vita ad un locale polivalente dove tutto ruota intorno al pesce.
Una pescheria, un bistrot dove cenare e una gastronomia.
E se pensate che Gattuso non ne capisca di pesce vi sbagliate di grosso : si vocifera che sia in grado di riconoscere il pesce surgelato da quello fresco da un solo morso.
Come primo tour di ristoranti di calciatori mi fermo qui.
Avete capito che se volete sperimentare il connubio “calciatori & ristoranti” avete solo l’imbarazzo della scelta.
Qualcuno di voi ne ha provato già qualcuno?
Continuate a seguirmi! Nel prossimo articolo vi parlerò di calciatori che hanno investito in centri benessere e sportivi a Milano!